Trova le differenze: Shabby Chic e Vintage
Spesso capita di sentir parlare di arredamento shabby chic o anche di creazioni in questo stile. Ma cosa vuol dire davvero? Sapresti riconoscerlo a colpo d’occhio? E soprattutto non va confuso con il vintage. Ecco le differenze!
Torniamo alle origini
Iniziamo a conoscere la provenienza del nome: “shabby” significa usurato, rovinato; e “chic” è chiaro a tutti che vuol dire elegante. Quindi significa che il mobile è prima di tutto, nonostante abbia l’aspetto trasandato, raffinato. Ogni tipo di arredamento può essere, o diventare, shabby chic a patto che abbia determinate caratteristiche. Il termine è legato soprattutto alla decorazione della casa e all’arredamento.
Invece il nome “vintage” deriva dal francese vendenge e significa vendemmia, era utilizzato per riconoscere i vini d’annata, quindi i più pregiati. Col tempo, il suo significato si è disteso anche su altre tipologie di prodotti proprio per definirne la particolare qualità tipica di un tempo. Al contrario dello stile shabby chic, il vintage appartiene a tante e diverse categorie: arredamento, auto, abbigliamento e via dicendo.
Le caratteristiche shabby chic
Se entri in una stanza e vieni catapultato in un mondo antico e dall’aria romantica ed elegante, allora probabilmente l’arredamento che vedi è shabby chic. I colori sono sempre pastello dalla tonalità chiara e delicata. L’aspetto tipico può essere autentico oppure ricreato e voluto. Infatti, è sempre più frequente il fai-da-te del genere. Questa lavorazione mette in connessione l’arredamento vecchio e logoro con il nostro presente per dare nuova vita al mobile mantenendo il suo fascino antico e sofisticato.
Ma che tipo di arredamento può diventare shabby Chic? Non è importante, perché tutto ciò che riguarda l’arredamento può diventare di questo stile così particolare. Il tavolo, le sedie, la cassettiera, lo specchio…Tutto può diventare shabby chic, dall’arredamento alla decorazione della casa.
Vintage è sinonimo di qualità
Se invece ti ritrovi ad immaginare un’epoca storica precisa, per esempio gli anni ’50, allora l’arredamento che ti ha trasportato nel passato è quello vintage. Infatti, con questo termine si fa riferimento a un decennio che appartiene a una specifica cultura e viene attribuita anche la qualità e il valore di quegli anni. Non c’è nessuna trasformazione in un oggetto vintage se non il restauro in caso di condizioni davvero critiche, mantenendo però l’estetica e le sue funzionalità originali.
Se per lo shabby chic, passato e presente hanno una connessione, per il vintage queste due cose sono ben distinte. C’è una sostanziale differenza tra l’arredamento vintage degli anni ’70, per esempio, e un arredamento realizzato oggi che richiama il design di quegli anni. Quest’ultimo ha una qualità e una cultura che è attuale, quindi è solo in stile vintage, ma non lo è.
Con questo breve articolo, speriamo di averti schiarito le idee e di averti accompagnato in un viaggio temporale del vintage.