Le icone del design: Eames, Barovier, Jacobsen, & Dominioni
Il design è un investimento strategico e sicuro non solo per i privati ma anche per le aziende, ed è un mercato dai prezzi ancora accessibili. In più il valore di un pezzo di design spesso aumenta con il passare degli anni ed ha la caratteristica di essere sempre attuale, incontrando i gusti del consumatore moderno non solo per la bellezza estetica ma anche per l’attenzione al comfort.
Dall’estero all’Italia, sono tanti i designers che hanno lasciato il segno nel mondo del design con i loro prodotti iconici. Parliamo di Ray e Charles Eames, Ercole Barovier, Arne Jacobsen e Luigi Caccia Dominioni.
Ray e Charles Eames
Fra i più apprezzati designer del XX secolo, Ray e Charles Eames sono conosciuti per le loro iconiche sedute quali la Plastic Chair e la Lounge Chair. Quest’ultima esprime benissimo la volontà di realizzare una poltrona che “doveva avere l’aspetto morbido e accogliente di un guantone da baseball”, avere una lavorazione artigianale ed essere una rivisitazione più leggera e moderna delle poltrone da club. Attualmente prodotte seguendo gli standard originali, sono state adattate alla corporatura dell’uomo moderno, mantenendo la stessa comodità.
Apprezzatissime sono anche le sedie da ufficio ideate dai famosi designers, e tra queste la Soft Pad chair. Confortevole, comoda e dall’aspetto classico e senza tempo, è un upgrade della Aluminum Group, ed è stata disegnata da Charles e Ray Eames nel 1969. Il concept di base era il voler conferire maggiore rotondità e comfort alla seduta il che rende più netto il contrasto con il profilo slanciato dell’alluminio.
Sette secoli di storia sono quelli che caratterizzano l’arte vetraia della ditta Barovier & Toso.
Vari designers si sono susseguiti nel tempo per dare vita ad iconici pezzi di illuminazione che hanno dato luce a saloni imperiali, sale presidenziali e residenze private, e tra questi ci sono le opere di Ercole Barovier, che rileva l’azienda di famiglia nel 1926 e nel 1930 presenta alla Biennale di Venezia il vetro rostrato, una tipologia di vetro ottenuta lavorando a mano libera il cristallo veneziano, il che dà come risultato una serie continua di prismi sfaccettati.
Un nuovo effetto vetroso che si aggiunge ad altre invenzioni del creativo e innovatore Ercole, che ha sperimentato nel corso della sua carriera anche nuove colorazioni e nuove formule chimiche per la composizione del vetro, il che rende la sua produzione unica per singolarità dei materiali utilizzati e qualità dei colori.
Tra gli stili di design più apprezzati degli ultimi anni un posto d’onore lo merita il design scandinavo e ne è un esempio l’iconica sedia Serie 7, modello 3107, disegnata da Arne Jacobsen nel 1955. Versatile e senza tempo, fu protagonista dello scandalo Profumo che in Inghilterra portò alla caduta del governo a seguito delle foto che ritraevano la moglie del primo ministro coperta solo dallo schienale della sedia.
Da subito di elevato successo commerciale, inizialmente fu prodotta da Fritz Hansens solo nei colori nero e bianco, in legno di faggio. Oggi le varianti sono molte ma è sempre inalterata la struttura della sedia con le sottili gambe in metallo tubolare e la caratteristica seduta, una sorta di guscio sagomato che si modella intorno al corpo al fine di facilitare i movimenti della persona.
Con le sue opere Arne Jacobsen ha lasciato un segno distintivo nella modernizzazione del design danese, che dagli anni ‘50 ha dato prova di saper adattarsi alle novità della produzione in serie.
Luigi Caccia Dominioni
Architetto milanese che ha cambiato con la sua creatività il volto del capoluogo lombardo, ha fondato nel 1947 insieme a Ignazio Gardella e Corrado Corradi il marchio Azucena, adesso acquisito dal gruppo dell’arredamento B&b. Con questo brand Luigi Caccia Dominioni ha creato complementi e mobili d’arredo eleganti, funzionali e riconoscibili, come le famose Lampade da Poltrona, icone del design Made in Italy.
Ideata per rendere più bella una lampada “brutta ma molto funzionale” vista in casa di sua cognata, è riuscito a creare un pezzo geniale ed eccentrico da qualcosa di già esistente.
La lampada è montata su una fascia di pelle ed ha la caratteristica di essere mobile, quindi può essere posizionata ovunque se ne abbia la necessità, quasi come fosse un accessorio.
Un vero pezzo di artigianato italiano, raffinato come il suo ideatore, un architetto che ha interpretato al meglio l’idea della milanesità.